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Incontri a Palazzo Papale
Una leggenda tedesca di Santa Rosa
Venerdì 15 marzo 2013 presso il Centro Diocesano di Documentazione (Palazzo papale) si è tenuto un seminario di approfondimento sul volume "Una leggenda tedesca di Santa Rosa (Secolo XV). Codex sangallensis 589" (Centro Studi Santa Rosa da Viterbo,Viterbo 2012). Sono intervenuti all'incontro la curatrice del volume, Anna Maria Valente Bacci, Costanza Cigni docente di Filologia germanica presso l'Università della Tuscia e Alfonso Marini docente di Storia medievale presso l'Università La Sapienza di Roma.
L'opera oggetto del seminario permette di illustrare un capitolo assai particolare e significativo della vicenda agiografica della santa viterbese. L'autrice propone l'edizione critica con testo a fronte in latino e in italiano di una rara versione della legenda di santa Rosa, composta in dialetto alemanno alla fine del Quattrocento, da e per le terziarie regolari francescane di St. Leonhard, una comunità che aveva sede a San Gallo, in Svizzera. Si tratta del più antico volgarizzamento della Vita II di santa Rosa ad oggi noto (si ricordi che la prima 'biografia' della santa scritta in italiano risale al 1616 ad opera di Girolamo Vittori) e di un testo unico nel panorama della letteratura agiografica tardomedievale di area germanica, nel quale Rosa da Viterbo viene fatta oggetto di una venerazione inconsueta per le regioni di lingua tedesca, ricevendo il titolo di patrona e protettrice del Terz'ordine francescano.